In Italia, come negli altri Paesi dell’Unione Europea, questa attività è possibile grazie al Regolamento (CE) n. 852/2004 sull’igiene dei prodotti alimentari – Allegato II Capitolo III. Infatti tale Regolamento inserisce tra le imprese alimentari anche quelle aventi sede in “locali utilizzati principalmente come abitazione privata ma dove gli alimenti sono regolarmente preparati per essere commercializzati”, pertanto le imprese alimentari domestiche sono imprese a tutti gli effetti, con le potenzialità e gli oneri che ne derivano. La normativa consente la creazione di una nuova forma di auto-imprenditorialità che ha come sede la propria abitazione privata e che costituisce una opportunità effettiva di lavoro per le persone che vogliono fare della loro passione per la cucina un’attività in piena regola. Il Regolamento definisce anche le linee guida per una corretta impostazione del locale e delle attrezzature di lavoro.
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Quali sono gli step per aprire un’impresa alimentare domestica?
Ecco i cinque elementi fondamentali da tenere presente per aprire una microimpresa alimentare domestica:
1) Produzione: cerca di capire quale è il tuo prodotto migliore (torte? Pane? Pasta fatta in casa? Verdure?) prova a migliorarti ulteriormente con esperimenti e corsi. Chiedi un parere onesto a parenti e amici.
2) Economia: prova a ipotizzare un business plan. Per ogni piatto che realizzi, analizza ogni voce di spesa, cerca di capire i costi degli ingredienti, ma anche le spese meno evidenti come l’energia elettrica per il forno o il gas, l’acqua, il cellulare per prendere le ordinazioni. Occorre conteggiare anche il tempo che impieghi per farlo e che costituirà il tuo compenso. La somma di tutte queste voci ti darà un’indicazione circa la cifra a cui diventa conveniente vendere.
3) Sanità e igiene: segui un corso sull’igiene alimentare e sulle norme HACCP, adegua la tua cucina ai requisiti richiesti dalla Normativa (attrezzature, superfici di contatto, ecc). E’ importante precisare che una produzione in abitazione privata trasforma la tua cucina di casa in un piccolo laboratorio alimentare e come tale soggetto a verifica ispettiva da parte delle autorità competenti. Richiedi le autorizzazioni.
4) Fisco e legale: decidi quale forma giuridica vuoi dare alla tua impresa e aprila presso il Registro delle imprese della Camera di Commercio della tua provincia. E’ necessario aprire una Partita IVA che ti permette di fatturare ai clienti.
5) Marketing: immagina come vendere i tuoi prodotti e a chi. Negozi? privati? alimentari? Servono strumenti di comunicazione/vendita per raggiungere i tuoi potenziali clienti, come un profilo Facebook, un biglietto da visita, un sito, una pagina instagram, puoi vendere i tuoi prodotti anche con l’e-commerce.
FCQ Synergy ti aiuta a realizzare tutto questo, attraverso un percorso formativo che ha la finalità di indirizzarti nella scelta migliore e prepararti per la realizzazione del tuo progetto di microimpresa domestica nel settore alimentare.
Se vuoi intraprendere questa nuova attività per dare una svolta alla tua vita ti devi preparare adeguatamente. Non ti puoi improvvisare, devi costruire la tua “professionalità” che sarà la carta vincente della tua impresa domestica e dei tuoi prodotti.
FCQ Synergy, attraverso i suoi professionisti, ti dà informazioni, aggiornamento continuo, assistenza, formazione e sostegno anche dopo l’avvio della tua Microimpresa.
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