Grazie all’entrata in vigore del nuovo regolamento UE 2015/2283, dal primo gennaio 2018 si potranno produrre e vendere in Italia gli insetti interi, sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da paesi terzi.
Infatti la Commissione Europea ha istituito un elenco dei Novel Food autorizzati per la commercializzazione nell’UE, nel quale saranno inizialmente inseriti gli alimenti a norma del vecchio regolamento. L’elenco verrà poi aggiornato di volta in volta con le nuove autorizzazioni. Secondo una indagine Coldiretti/Ixè l’introduzione degli insetti nell’alimentazione degli italiani si tratta di una novità che vede contrari il 54% degli italiani, che considerano gli insetti estranei alla cultura alimentare nazionale, mentre sono indifferenti il 24%, favorevoli il 16% e non risponde il 6%. Maggiore disponibilità si è invece, riscontrata – continua la Coldiretti – al consumo di prodotti che contengono insetti nel preparato (come ad esempio farina di grilli o pasta con farina di larve). I prodotti in arrivo sulle tavole sono stati mostrati in un evento, anteprima dalla Coldiretti: pasta all’uovo artigianale a base di farina di insetti, grilli e millepiedi cinesi al forno per renderli croccanti e poi affumicati, tarantole arrostite dal Laos, vermi giganti della farina arrostiti dalla Thailandia al gusto di patatine con un leggero aroma di pollo.
A spingere verso il consumo di insetti è da qualche anno la Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) secondo la quale il consumo di insetti sarebbe un valido alleato contro la fame nel mondo, come importante fonte di cibo nutriente, ricco di proteine e facilmente reperibile, anche forte del fatto che nel mondo già quasi 2000 specie di insetti sono considerate commestibili e vengono consumate da almeno 2 miliardi di persone. A livello globale i più consumati sono: coleotteri (31%); bruchi (18%), api, vespe e formiche (14%); cavallette, locuste e grilli (13%).
In realtà la novità non sarà così immediata, gli insetti non saranno in vendita il giorno dopo Capodanno, perché ogni produttore dovrà chiedere un’autorizzazione al Ministero della Salute, dimostrando che i suoi insetti sono buoni da mangiare o comunque non fanno male all’uomo. Tuttavia, la strada per la diffusione dell’entomofagia in Europa, da lunedì prossimo, sarà ufficialmente aperta.